Ottenere acqua calda per la propria abitazione sfruttando i collettori solari: ecco le detrazioni prevista dall’Ecobonus 65%.
Riscaldare l’acqua attraverso i collettori solari, risparmiando energia e rispettando maggiormente l’ambiente, avvalendosi – nel contempo – anche delle detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus al 65%, rivolto a persone fisiche, ma anche a enti pubblici e privati non commerciali e non solo. Ecco in cosa consiste questa misura prevista per il 2022.
Ecobonus 65%: detrazioni per collettori solari per l’acqua calda
Esistono diverse tecnologie che trasformano l’energia del sole in acqua calda. Tra queste, ci sono i collettori solari termici detti anche collettori solari per acqua calda. Questi dispositivi catturano l’energia solare e la utilizzano per riscaldare l’acqua. Un processo, dunque, che punta alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.
La quantità di acqua fornita dai collettori solari termici dipende dalle dimensioni dell’impianto e dalla richiesta di acqua calda dell’edificio. I sistemi ben installati rispondono, fino al 60%, alla richiesta di acqua calda su un periodo di 12 mesi. I collettori solari termici possono anche soddisfare parte della domanda relativa al riscaldamento degli ambienti, sebbene – in genere – questa richiesta sia molto più circoscritta.
Se si opta per l’installazione di questi dispositivi, ci si può avvalere dell’Ecobonus 65% che permette di ottenere una detrazione del 65% delle spese sostenute, fino a un massimo di 60 mila euro per abitazione. Coloro che ne fanno richiesta, hanno due opzioni da poter scegliere: cessione del credito e/o sconto in fattura.
Tutte le detrazioni previste dall’ecobonus al 65%
Di seguito, vi elenchiamo su quali spese potrà essere attuata la detrazione al 65%:
- acquisto di impianti dotati di apparecchi ibridi, composti da pompa di calore integrata e caldaia a condensazione, per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale;
- in caso di interventi parziali o totali per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con generatori d’aria calda a condensazione;
- l’acquisto di micro-cogeneratori che attuino un risparmio almeno del 20% e che vadano a sostituire gli impianti precedentemente installati;
- optare per l’acquisto di caldaie a condensazione e messa a punto del sistema di distribuzione per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale – che sia parziale o totale – con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia;
- scegliere scaldabagno a pompa di calore per sostituire lo scaldabagno tradizionale;
- l’installazione di dispositivi multimediali per attuare controllo da remoto di impianti di riscaldamento e climatizzazione.
- l’acquisto e il montaggio di pannelli solari termici per produrre acqua calda, sia per le abitazioni comuni che per le industrie.
A questo bonus, possono accedere le persone fisiche, coloro che svolgono attività di arti e professioni, nonché enti pubblici e privati non commerciali, associazioni di professionisti e titolari di reddito d’impresa. A queste categorie, si associano anche i condomini, nel momento in cui gli interventi di riqualificazione riguardino spazi comuni dello stabile.
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ultimo aggiornamento: 24 Marzo 2022 10:09